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A)
In data 28 giugno 2019 (in seguito Vi racconterò di una lettera di 10 giorni dopo) ho inoltrato all’Ifab (ente internazionale che decide le regole sul calcio) e p.c. alla Figc alcuni miei suggerimenti riconducibili alla constatazione che:
- spesso, quando per due squadre che si affrontano è sufficiente pareggiare per passare entrambe il turno (in danno eventuale ad una terza), la mancanza di stimoli a rischiare porta, sovente, a partite noiose, che, altrettanto spesso, finiscono giusto in pareggio.
Per tale ragione ho suggerito, innanzi tutto, che:
- in simili circostanze, l’unica opzione possibile, al fine di rendere la partita vibrante d’entusiasmo ed agonismo (con vantaggio per il pubblico e per gli sponsor) debba essere la vittoria.
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Più in specifico, al fine di far sì che tale misura fosse presa in seria considerazione, ho suggerito:
- non solo che se al termine del tempo regolamentare le due squadre (nella situazione indicata) si troveranno in pareggio, la gara dovrà essere decisa ai rigori;
- ma, sopra tutto, l’ulteriore possibile novità di poter attribuire un rigore in più a vantaggio della squadra che, durante il match, avrà avuto un numero di evidenti occasioni da gol sensibilmente maggiore (ad esempio uguale o superiore a 3, rispetto all’altra)
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In tal ultimo caso, trovo sia doveroso stabilire alcune regole quadro, per esempio: - il fatto che per essere ritenuta occasione da gol il pallone debba aver centrato lo specchio della porta (o aver colpito un palo, o la traversa) e, salvo casi particolari, con una velocità del pallone ritenuta sufficiente e giudicata diversamente, secondo la vicinanza del calciatore alla porta, o se colpita con i piedi, o con la testa. Eventualmente, i software potranno, anche, tenere conto della traiettoria del tiro e della sua angolazione rispetto, anche, alla posizione dei calciatori, portiere incluso, sul terreno di gioco.
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Dieci giorni dopo questo mio suggerimento, curiosamente, il sito del Corriere del 07 luglio 2019, riportava e commentava la proposta di un lettore che, partendo da un pareggio specifico (cosa che non feci, considerato che la problematica è generale e vede ogni volta protagonisti diversi) avvenuto due settimane prima, agli Europei under 21, tra due specifiche formazioni, suggeriva l’impossibilità che qualsiasi partita (nel suo caso quindi tutte, non solo alcune particolari) potesse finire in parità.
Il tempo di redigere nella medesima giornata una mail al Corriere che ne approfondisse l’argomento ed evidenziasse, sopra tutto, la pre-esistenza di una mia soluzione portata all’attenzione degli organi preposti (Ifab e Figc), la lettera e il commento erano già stati tolti, forse, su segnalazione della stessa Figc.
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B)
Sempre il 28 giugno 2019, tramite form, suggerii ad una nota azienda che produce biscotti una simpatica pubblicità, con le seguenti poche essenziali righe:
- In campo, le formazioni schierate, con marmellata di due gusti diversi, a rappresentare i colori di due squadre avversarie (i colori potevano essere qualunque, non essendo riferita ad una partita in particolare).
- A bordo campo biscotti con marmellata azzurra a rappresentare la nostra nazionale.
- Il commento di sottofondo avrebbe detto che la partita tra le due squadre in campo era finita in pareggio e il nostro team, ripreso ad abbracciarsi per la sconsolazione, non sarebbe passato al turno successivo.
Claim conclusivo:
“I biscotti, lasciamoli alle colazioni”. Forza Azzurri !!!
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Approfitto dell’apertura di questo nuovo spazio, per sottolineare altri due suggerimenti minori, di cui non ho ancora parlato, che portai all’attenzione della Figc con una mail pec del lontano 06 luglio 2015:
C)
Nel primo caso, compatibilmente con le caratteristiche dei campi di gioco e altre considerazioni, suggerii, che fosse valutata l’eventualità di far precedere le partite di campionato di serie A da partite delle formazioni under 21 (oggi, potrebbe trattarsi, anche, delle partite del campionato femminile; come pensato e suggerito, successivamente, dall'ex presidente Figc, cui erano indirizzati i miei precedenti suggerimenti).
Tutto questo, al fine di far sì che: l’afflusso agli stadi fosse più scaglionato; partecipasse un pubblico fatto più di famiglie; una giornata allo stadio fosse ancora più ricca. In linea con la tendenza più recente d’assommare più esperienze in una giornata allo stadio.
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D)
In secondo luogo, considerato che all’epoca si discuteva moltissimo della necessità d'impiegare maggiormente giovani calciatori italiani nei club, al fine di puntare ad avere una nazionale nuovamente competitiva (all’epoca molto in crisi) suggerii che fosse valutata la possibilità di:
- riconoscere punteggi ridotti (ad esempio: 2,5 in caso di vittoria, anziché i classici tre punti; e 0,80 in caso di pareggio) qualora il numero di stranieri (o di non giovani) in campo o in rosa, della squadra interessata superasse un dato limite prefissato.
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Vi ricordo, infine, un altro mio suggerimento innovativo, inerente i rigori, di cui ho parlato in altra sezione del sito (quella dove parlo un po' di me).
che inoltrai, dapprima alla Figc, il 04 nov 2018 e poi, su loro gentile indicazione, all’IFAB.
Entrando nello specifico, suggerii che, in funzione di parametri quali: il tipo di fallo che è stato commesso; dove è stato commesso (davanti alla porta, o sulla linea di fondo);
su chi è stato commesso, si potessero assegnare:
- rigori di I° livello, dove il battitore sarebbe scelto, direttamente, dalla squadra che beneficerebbe del penalty;
- rigori di II° livello, dove il battitore sarebbe scelto: o ad estrazione, o dalla squadra avversaria, o sarebbe direttamente colui che ha subito il fallo.
Questo, a mio avviso, potrebbe accrescere sensibilmente la suspance e lo spettacolo e risponderebbe ad un principio di relazione tra misfatto/i e punizione. Tutto proporzionato.
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Seguono i 2 progetti (ingrandibili)
inoltrati all'IFAB rispettivamente:
il 17 nov. 2018 e il 28 giu. 2019
   
"Nulla è più irresistibile
di un pallone ben piazzato
sul dischetto del rigore"
(Roberto Sala)
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